Natale? Quale natale? Ah sì, è passato da poco, ma per noi del team UniNa Corse il 25 Dicembre è stato semplicemente un giorno durante il quale lo stomaco ha combattuto contro la testa ancora virtualmente impegnata nei test. Perché nemmeno Dicembre ci ferma, nemmeno quando tutto il mondo cerca qualche giorno di ferie: noi siamo stati impegnati in una due-giorni full throttle per settare la nostra auto. E scusate se è poco.
22 e 23 Dicembre 2015 e noi abbiamo preparato un regalo per noi stessi e per voi che ci seguite: foto, video, rombo. In una parola: test. Non è per niente semplice affinare la dinamica di un’auto, credeteci, ma noi non molliamo, non demordiamo, non ci lasciamo scoraggiare ma anzi ci esaltano le nuove sfide che ci troviamo avanti di volta in volta e che ci spingono a fare sempre meglio, a superarci continuamente. Approfittando delle clementi giornate di fi
ne Dicembre – eh beh, sfruttiamo un po’ la posizione geografica ed i vantaggi che ci riesce a dare, per fortuna – i nostri due obiettivi sono stati la simulazione del brake test, che agli aficionados ed esperti ricorderà una delle prove di sicurezza imprescindibili per la partecipazione agli eventi dinamici e che comporta il bloccaggio di tutte e quattro le ruote, in asse, dopo una breve accelerazione, e poi la riproduzione di un percorso misto, a tratti regolamentare, per regolare i parametri dinamici della monoposto. Ma andiamo per gradi.
Fase 1: il brake test
Poiché abbiamo treni di gomme in eccedenza (ovviamente scherziamo, le gomme non sono mai abbastanza, ma ahinoi sono cose che devono essere fatte!), abbiamo pensate di spiattellarne un po’. Scope alla mano abbiamo pulito la pista da eventuali detriti, abbiamo piazzato i coni per segnalare il corridoio in stile pista di atterraggio, abbiamo montato ovviamente le gomme più consumate e go! Auto in moto, marcia inserita, accelerazione e via verso i coni che segnalano l’inizio della frenata. No, calma, aspettate, una derapata in accelerazione è stata d’obbligo per mettere di buon umore un team di ragazzi che vorrebbero fare del motorsport un lavoro vero e proprio e che adorano veder sculettare la loro creazione. Torniamo seri. Ripartiamo alla volta della linea di partenza per rientrare in posizione e frustare questi freni. Partenza, via! Il motore romba fino al limitatore e poi il pestone sul freno conclude il test: esito negativo, la ruota anteriore destra non ha bloccato, cavolo! Tutti all’opera, ripartizione cambiata e non solo, riprepariamo tutto e si ricomincia. Nuovo test, risultato positivo! Bastava un pestone più forte? Può anche essere, ma l’importante è che sia stato passato. Alla prossima tappa.
Fase 2: dinamica veicolo
Disgraziati e sogghignanti membri del team hanno cercato di punzecchiare il pilota, creando un tracciato a tratti regolamentare ed a tratti del tutto immaginario e corrispondente ai risultati ricercati. Curva di raggio minimo e slalom sono regolamentari, ma curve a raggio variabile e rettilinei con forte staccata finale proprio no, ma l’idea ci sta tutta non credete? Regolazioni di fino delle sospensioni sono d’obbligo, così come il setting del cambio per cercare di renderlo meglio gestibile, anche se alcuni problemi continuano ad affliggere la monoposto, per il resto è il pilota che deve girare, servono dati! Bandiere pronte, estintori sparsi per il tracciato, condizioni di sicurezza create e quindi è tempo di girare. Giro dopo giro migliorano le condizioni dell’asfalto e la confidenza del pilota con il mini-tracciato, e l’auto si “slega” sempre più. Ruota bucata a parte, che ha costretto ad un tempo di stop forzato, la soddisfazione è stata grande per tutti ed il regalo di Natale fatto di emozioni e dati da analizzare è stato confezionato. Ruote finite? Non proprio. Da finire? Decisamente! Inutile riportarle a casa, non potranno essere più utilizzate per altri test, allora perché non divertirci con qualche derapata? Detto, fatto, il pilota forse si è divertito più di tutti dentro a quella specie di giostra, e la comunicazione radio potrebbe anche confermarlo, ma il coro di risate dopo le doppie scodate la dice lunga sul morale e l’approvazione complessiva.